Avere la polizza idonea alle necessità dei clienti/assicurati

16/02/2024

Nel nostro settore siamo sempre più pressati dai budget di produzione, se si desidera andare d’accordo con le mandanti occorre produrre, produrre, produrre. Appena si entra in contatto con le Compagnie la prima cosa che viene chiesta è: ”ma quanto è in grado di produrre? In quanto tempo? Ed in un periodo di 3 anni?” In molti casi queste istanze condizionano anche le capacità operative, si affrontano situazioni che non raramente vengono gestite in modo frettoloso. 

Quando si ha una anche minima attenzione, comprendere di cosa ha effettivamente necessità il cliente già richiede molto e si utilizza la scorciatoia di “inviare alle Direzioni le richieste. In molti casi si ottengono garbati rifiuti (il rischio sottopostoci non rientra nelle nostre linee di assunzione); si può anche ricevere un riscontro prodotto da una intelligenza artificiale che fornisce una sua risposta non adeguata; esiste anche il caso nel quale non si riceve alcuna risposta. 

Per fare bene il nostro lavoro sarebbe semplicemente utile comprendere la natura delle necessità da assicurare ma non è raro che questa diligente e minima impresa sia considerata ardua. 

Dobbiamo poi resistere a fenomeni indotti da altri: può accadere che una circolare tecnica, un parere, un nota sia veicolata impropriamente e che possa causare momenti di autentico panico: “ma la polizza che ho risponde a queste nuove direttive?”. Come prima cosa sarebbe utile verificare il grado di autorità di queste informazioni, ad esempio nel caso delle asseverazioni sono intervenute notizie di ogni genere ma che in concreto si sono rivelate per pareri ed opinioni senza alcuna valenza giuridica, nessuno organo dello Stato aveva mai emesso alcun aggiornamento al dispositivo originario. Controllare sempre gli autori di queste “circolari”. 


In ordine di tempo ci sono arrivate richieste afferenti il “settore odontoiatrico”, UIA da tempo opera in questo settore e sempre di più gli intermediari con i quali collaboriamo sono oggetto di domande inerenti questa attività professionale. L’evoluzione, soprattutto nei grandi centri urbani, ha visto concentrare l’attività di odontoiatra e area limitrofa in strutture a livello imprenditoriale di dimensioni ragguardevoli. Queste società complesse in genere assumono obblighi nei confronti dei loro clienti riversando sui loro operatori sempre maggiori gravami. Ecco perché arrivano richieste di manleva per tutte le attività che gli addetti possono compiere. A queste situazioni si aggiungono studi e richieste da parte di altri operatori come ad esempio le precisazione che i prodotti odontotecnici devono essere dotati di copertura da RC Prodotto Difettoso. 

In Italia il settore assicurativo è ancorato al principio dei cd rischi nominati: già dal titolo della polizza si può facilmente dedurre quale sarà il tipo di assicurazione. Se viene indicato RC Professionale dell’Odontoiatra è ben difficile che la polizza possa rispondere per infortunio, incendio od altri eventi! Certo, prudenza imporrebbe, se possibile, di avere più tipi di polizze od una polizza a moduli anche perché può accadere che i confini tra una attività ed un'altra, magari di natura accessoria, siano molto vicini. 

Per avere una conoscenza esaustiva su alcune operatività degli odontoiatri possono essere utili le seguenti precisazioni: 
RC Professionale: copre le responsabilità di natura professionale stabilite dalla legge in caso di danni patrimoniali. 
RC da Prodotti difettosi: copre i produttori e chi pone in commercio dei prodotti che possono causare danni ai consumatori. 
RC Smercio: responsabilità che può interessare il commerciante per danni a terzi causati da difetti di conservazione (in genere alimentari). 

Queste sono le principali ipotesi assicurative, di tutta evidenza che per l’attività di odontoiatra solo il primo tipo di copertura possa essere utile. Le altre due tipologie possono essere oggetto di interesse solo ed esclusivamente ad altri attori che orbitano attorno al professionista come i produttori di apparecchi per ortodonzia (rc da prodotto difettoso). 

Presunte compliance destinate a tentativi di addossare responsabilità sul professionista possono essere lette solo come un tentativo di alleggerire gravami di tipo imprenditoriale. 

Responsabilità dovute ad impianti che dovessero rivelarsi difettosi sono in genere causate da problematiche dovute a carenze di tipo qualitativo che nulla hanno a che fare con la prestazione professionale dell’odontoiatra. 

Sicuramente potrebbe essere utile affiancare alla polizza di Responsabilità Civile Professionale una Polizza di Tutela Legale che avendo carattere indennitario può rivelarsi necessaria. 


Direzione Tecnica